Aspettando la festa della mamma

Manca poca alla festa della mamma ma vediamo la sua storia…
La festa della mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo, celebrata in onore della figura di madre, della maternità e dell’influenza sociale delle madri. Non esiste un unico giorno dell’anno in grado di accomunare tutti gli stati in cui l’evento è festeggiato. In Italia, negli Stati Uniti d’America, in Svizzera e in molti altri Paesi viene festeggiata la seconda domenica di maggio. Ci sono diverse antiche celebrazioni, ma non sono correlate alla celebrazione moderna. Con l’andare del tempo questa festività si è evoluta in una festa commerciale. In Italia è stata introdotta negli anni cinquanta da Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera da don Otello Migliosi in Umbria, nel 1957. L’idea di Don Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo tra le varie culture.

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Giulia

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La storia di Facebook

Facebook è un social network: quando ci si connette si può “chattare” con gli amici “postare” foto che piacciono e condividere pensieri o passioni.

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Circa 2 miliardi di persone hanno un profilo su Facebook, ma non tutti sanno la sua storia.

Tutto iniziò il 28 Ottobre 2003, quando l’allora diciannovenne Mark Zuckerberg lasciò la compagnia Facesmash, considerata come predecessore di Facebook, per mettersi in proprio. Lavorando e migliorando un progetto iniziato da fratelli Winklevoss “Harvadconnection” fondò uno dei Social Network più diffusi al mondo. Nel gennaio dell’anno seguente iniziò a lavorare alla nuova pagina web, insieme a Andrew McCollum, con il compito di assistente alla programmazione, e Eduardo Saverin, a cura degli aspetti aziendali.

Facebook trovò approvazione presso gran parte dell’Università di Harvard, dove Zuckerberg e i suoi collaboratori studiavano, tanto che a fine mese più di metà scuola possedeva già un profilo.

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In seguito, grazie ai grafici Dustin Moskovitz e Chris Hughes che attuarono una campagna di promozione del sito, Facebook venne esteso anche alle Università di Yale, Stranford e Columbia University (USA), e in seguito alla maggior parte delle Università statunitensi e canadesi.

Verso la metà del 2004 venne fondata la Facebook Inc., con presidente Sean Parker, prima assistente informale di Zuckerberg. A fine anno scolastico Zuckerberg, Moskovitz, Parker e Adam D’Angelo, si trasferirono a Palo Alto, in California (USA), dove affittarono una casa.

Verso fine mese ricevettero il loro primo finanziamento da Peter Thiel, co-fondatore della PayPal, società che offre servizi di pagamento on-line.

Nel 2005 alcune persone con un indirizzo di posta elettronica con dominio universitario acquistarono i diritti di Facebook per diventarne utenti: fu un grande passo in avanti per il social! L’anno seguente la pagina web venne aperta ai licei e a grandi compagnie informatiche come Microsoft e Apple.

Per precauzione alla fine dello stesso anno solamente chi aveva più di 13 anni poteva creare un profilo sul social.

Il sito cominciò ad essere utilizzato a livello mondiale, tanto che nel 2007 entra nei 10 siti più visualizzati al settimo posto. L’anno seguente in Italia si verificò il “boom” di Facebook: in un anno le visite sono aumenta del 961%, diventando così il primo Paese per l’incremento di utenti al mondo. E il numero continuò a salire, tanto che nel 2010, per una settimana, il sito ricevette più visualizzazioni che Google. Con l’aumento di numeri avvenne anche l’aumento di profili con età falsificate: furono così tanti che Facebook dovette cancellarne alcuni.

Nel 2014 Facebook ha acquistato Whatsapp, altro social network per la messaggistica; esistono tantissimi social network, che ci permettono di collegarci a ogni dove con persone che a volte non conosciamo nemmeno: ma questo è veramente utile se alla fine manca il contatto fisico con la persona?

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Simone

La festa dei lavoratori

La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale.

La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quella dell’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore.

Concertone del Primo Maggio 2014 a Piazza San Giovanni in Laterano. Torna anche quest’ anno il tradizionale appuntamento con la festa dei lavoratori che a Roma si conferma anche grande festa della musica. Dal vivo e completamente gratuita.

Come nella scorsa edizione, ampio spazio offerto alla musica e alla creatività emergente. Attraverso il contest denominato 1M Festival, l’appuntamento del concertone gratuito è esteso a tutto l’ anno fino a sconfinare in altre città del Bel Paese. Durante gli ultimi mesi infatti, sono state più di 400 le formazioni musicali che hanno presentato il proprio progetto originale, al fine di concorrere alla gara e vincere l’opportunità di prendere parte alla prestigiosa kermesse.

Un concerto evento che assume sempre più le sembianze di un festival.

Iris

Giovani e tempo libero

Come passano il tempo libero gli adolescenti ora? Questa domanda viene
soprattutto dai genitori, dai nonni, insomma da coloro che ricordano la
loro adolescenza come qualcosa di molto lontano da quella che è
l’adolescenza ora. Sono tanti i cambiamenti da allora ad adesso.
Ovviamente i giovani amano ancora stare con gli amici e fare sport ma nel
tempo libero; predomina il computer, oltre ai corsi di lingue o alle
lezioni di musica che sono prevalentemente sollecitate dai genitori.
Il computer, appunto, riempie le ore libere dei ragazzi che lo usano per
giocare, chattare, frequentare i social network. Ormai esso si sta quasi
sostituendo anche alla televisione, grazie ai canali “on
demand” online, dove si può vedere l’episodio che si vuole, quando
si vuole, oppure grazie ai siti per guardare film online, dai più vecchi
ai più nuovi. Ad usare il computer sono di più i maschi (79%) che le femmine
(66,5%). Oggi circa il 22% delle famiglie ha in casa un computer.
I social network sono molto frequentati, basti pensare che il 78% del
cosiddetto popolo di Internet li visita abitualmente. Secondo una ricerca
di Nielsen Company, la media di tempo mensile trascorsa sui social network
è circa di sei ore e mezzo e dato curioso è che l’Italia è uno dei Paesi
al primo posto per l’uso frequente dei social network e dal 2009 al
2010 il popolo dei social network è cresciuto di circa il 30%; quello più
frequentato è Facebook.
Secondo la ricerca di Eurostat, il 45% dei giovani europei praticano sport,
il 40% preferisce uscire con amici, il 25% dedica parte del proprio tempo
libero alla lettura e il 15% naviga su Internet, va al cinema, a teatro o
ascolta musica. Il 18% della giornata dei giovani italiani è dedicata allo
studio contro il 13% dei coetanei tedeschi e in Italia i ragazzi con
un’età compresa tra i 15 e i 19 anni trascorrono il 6% della giornata
guardando la tv contro ad esempio il 10% dei coetanei inglesi.

E voi? Come passate il vostro tempo libero? Vediamo se questi dati ci
rispecchiano davvero, compilate il sondaggio!

Veronica

Il 25 Aprile

Il 25 Aprile si festeggia la liberazione da parte degli angloamericani e dei partigiani dal governo nazifascista nel 1945.

Nel 1943 l’Italia era occupata dalle truppe tedesche naziste e sotto il governo del dittatore fascista Mussolini. La popolazione italiana era sottomessa alla loro legge oppressiva, ma non tutti rimasero ad aspettare che le truppe angloamericane li liberassero. Alcune persone, conosciute come partigiani, si riunirono per combattere contro chi limitava la loro libertà: c’erano anche molti ragazzi giovani della nostra età, che senza paura rinunciavano al divertimento per darsi “alla macchia” e combattere per la libertà.

Inizialmente il 25 Aprile era veramente sentita come una festa di liberazione nazionale, ma ora a parte la banda che suona per la città, qualche autorità locale e poche persone, la festeggiano veramente. Oggi, infatti, si è perso il senso della festa, si sa che esiste, si sa che un buon motivo per saltare un giorno di scuola o di lavoro, ma di fatto in pochi capiscono il vero motivo per cui festeggiare.

Soprattutto molti giovani di oggi non pensano che delle persone sono morte per garantire la libertà di altre, ma la verità è che ormai i giovani hanno dimenticato quegli ideali, non hanno niente per cui combattere, come i partigiani degli anni quaranta, e niente in cui credere veramente, solo televisione e cellulari.

Anche gran parte degli adulti preferisce rimanere a poltrire o guardare la partita piuttosto che andare a “sprecare” 3 ore per commemorare le persone morte che gli hanno permesso di vivere nell’agio di cui si gode ora.

Il 25 Aprile da festa nazionale di tutti gli italiani sta diventato la festa di poche persone e ciò non è affatto buono. Noi non dobbiamo dimenticare la nostra storia, il nostro passato e ciò che i nostri compatrioti, tra cui ragazzi e ragazze con qualche anno in più di noi, hanno in passato fatto per garantirci un futuro migliore.

Per far si che vengano conservati dei sani principi tutto dipende da come noi riusciremo a conservare la nostra memoria storica.

Proprio per non dimenticare, la storia dei fratelli Cervi, vorrei citare la poesia scritta in loro onore da Gianni Rodari:

 

Sette fratelli come sette olmi,

alti robusti come una piantata.

I poeti non sanno i loro nomi,

si sono chiusi a doppia mandata :

sul loro cuore si ammucchia la polvere

e ci vanno i pulcini a razzolare.

I libri di scuola si tappano le orecchie.

Quei sette nomi scritti con il fuoco

brucerebbero le paginette

dove dormono imbalsamate

le vecchie favolette

approvate dal ministero.

Ma tu mio popolo, tu che la polvere

ti scuoti di dosso

per camminare leggero,

tu che nel cuore lasci entrare il vento

e non temi che sbattano le imposte,

piantali nel tuo cuore

i loro nomi come sette olmi :

Gelindo,

Antenore,

Aldo,

Ovidio,

Ferdinando,

Agostino,

Ettore?

Nessuno avrà un più bel libro di storia,

il tuo sangue sarà il loro poeta

dalle vive parole,

con te crescerà

la loro leggenda

come cresce una vigna d’Emilia

aggrappata ai suoi olmi

con i grappoli colmi

di sole.

 

Simone