Pelè: la carriera di “O Rei”

Edson Arantes do Nascimento, nasce il 23 ottobre 1940 a Três Corações in Brasile. E’ un ex calciatore brasiliano. Lo pseudonimo Pelé gli è stato dato ai tempi della scuola. Il brasiliano viene chiamato anche O Rei (Il Re in italiano) e anche perla nera (in portoghese Pérola Negra).

Gli inizi.

Pelé era figlio dell’ex calciatore Dondinho e di Maria Celeste Arantes. Pelé a 5 anni veniva chiamato Dico dai suoi parenti. Con la famiglia si è trasferito a Bauru, città del Brasile, e per guadagnare qualche soldo andava a pulire scarpe. Quando il padre gli disse di iniziare a giocare a calcio, non poteva permettersi un pallone, visto la povertà della famiglia, quindi o giocava con un calzino, o con degli stacci riempiti carta e legati con un laccio o con un pompelmo. Fu in quel periodo che un suo compagno di scuola gli diede il soprannome Pelé. Il nomignolo gli fu dato per farlo arrabbiare, poiché Pelé pronunciava Pilé il nome del portiere Bilé. La prima squadra dove gioco Pelé fu Bauru, squadra dilettantistica locale, e fu subito notato da Waldemar De Brito, che lo convinse a fare un provino per il Santos.

Nel 1956 Waldemar disse alla dirigenza del Santos che quel ragazzino di 15 anni sarebbe diventato il giocatore più forte del mondo. Pelé giocò nelle giovanili del Santos solo per una stagione prima di approdare in prima squadra. Debuttò con la maglia del Santos il 7 settembre 1956 in amichevole contro Corinthians de Santo André, dove Pelé sostituì Del Vecchio al 36° minuto e segna il goal del definitivo 7-1 per la squadra bianconera. Nel 1957 Pelé venne soprannominato Gasolina, in onore ad un cantante brasiliano. Alla sola età di 16 anni venne messo titolare del Santos e fu capocannoniere del campionato Paulista, e venne convocato in Nazionale. Dopo il campionato mondiale del 1962, dove il Brasile vinse a quei tempi la coppa Rimet, diverse squadre europee offrirono importanti cifre per il talento brasiliano, ma il governo brasiliano dichiarò Pelé “Tesoro nazionale” per evitare qualsiasi trasferimento. Il 22 novembre 1964 nella partita Santos-Botafogo (11-0), Pelé battè il portiere Machado per ben 8 volte, superando il record di Arthur Friedenreich per una sola rete. Il 19 novembre 1969 segna il suo 1000° goal in carriera, chiamato da tifosi e parenti O Milésimo (Il Millesimo), che è stata realizzata contro il portiere Edgardo Andrada del Vasco Da Gama su calcio di rigore. Secondo Pelé il suo più bel gol fu quello segnato allo Stadio Rua Javari il 2 agosto 1959 in una partita del Campionato Paulista contro il Clube Atlético Juventus. Siccome non esiste una registrazione visiva di quella partita la rete è stata ricostruita con un’animazione a computer su richiesta dello stesso Pelé. A ricordo di quel gol nell’agosto 2006 sono stati realizzati un busto e una targa all’esterno del Rua Javari. Nel marzo 1961, Pelé invece ha realizzato il cosiddetto gol de placa (gol da targa): una rete contro il Fluminense, ritenuta così spettacolare che fu realizzata una targa con una dedica al più bel gol mai segnato al Maracanã. Negli anni sessanta-settanta il Santos ormai era considerata la squadra più forte al mondo, tanto da disputare innumerevoli amichevoli per tutto il mondo. Singolare è l’episodio avvenuto in Colombia, dove l’arbitro espulse Pelé; i tifosi si imbestialirono tanto che Pelé ritornò in campo per fare gioia ai tifosi, e l’arbitro, per la rabbia, abbandonò il campo. Un altro episodio spettacolare fu in Nigeria nel 1967, dove c’era una guerra civile, si siglò una tregua di 48 ore per vedere giocare Pelé. Nel 1974 dopo 19 stagioni con la maglia del Santos, decise di ritirarsi dal calcio vincendo 10 titoli paulisti, 5 Taça Brasil consecutive dal 1961 al 1965, record del calcio brasiliano 3 Tornei Rio-San Paolo, una Taça de Prata, 2 Coppe Libertadores, 2 Coppe Intercontinentali e una Supercoppa dei Campioni Intercontinentali.

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Il rientro inaspettato nel calcio ed i New York Cosmos.

Pelé, dopo un anno lontano dai campi di calcio, inaspettatamente rientrò nel mondo del calcio, stavolta nel New York Cosmos, che gli offrì 4,5 milioni di dollari per 3 anni. La Warner Communications, proprietaria del club, volle Pelé, oltre che per le sue doti tecniche, anche per promuovere il calcio nell’America del Nord. Pelé esordì con i Cosmos il 15 giugno 1975 in amichevole contro i Dallas Tornado (2-2), partita nella quale realizzò un gol e fu autore di un assist. Con la squadra di New York riuscì a vincere l’edizione del 1977 del giovane campionato nordamericano di calcio. In tutte e tre le stagioni di militanza fu inserito nell’All-Star Team della NASL, di cui fu nominato MVP nel 1976.

Il ritiro definitivo dal mondo del calcio.

Il 1° ottobre 1963 Pelè si ritirò dal calcio disputando l’ultima partita, un’amichevole, tra New York Cosmos e Santos, le sue 2 squadre. Giocò il primo tempo nella squadra statunitense, ed il secondo nella squadra brasiliana. Il match è vinto 2-1 per i Cosmos. Il primo goal fu segnato da Reynaldo che mandò in vantaggio la squadra bianconera, poi Pelè su punizione siglando il goal del pareggio nella prima metà. Poi fu Miffin, dei Cosmos, sostituendo lo stesso Pelé ad aver segnato il goal del clamoroso 2-1. Durante l’intervallo, i biancoverdi ritirarono la maglia numero 10 di Pelé, e non solo: a fine partita si vede Pelé tenere nelle mani un bandiera del Brasile ed una degli Stati Uniti, fu caricato sulle spalle dai compagni di squadra e portato in trionfo fuori dal campo. Dopo il suo ritiro J.B. Pinheiro, ambasciatore brasiliano presso l’ONU, dichiarò: «Pelé ha giocato a calcio per ventidue anni e durante quel periodo ha promosso l’amicizia e la fraternità mondiali più di qualunque ambasciatore».

Questa è la storia di un calciatore che ha dimostrato sin dall’età 5 anni di avere un talento nascosto, e lo ha dimostrato a tutto il mondo giocando un calcio straordinario e ha fatto capire a molta gente nel mondo che i sogni continuano.

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Noris

Pubblicità

La storia di Facebook

Facebook è un social network: quando ci si connette si può “chattare” con gli amici “postare” foto che piacciono e condividere pensieri o passioni.

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Circa 2 miliardi di persone hanno un profilo su Facebook, ma non tutti sanno la sua storia.

Tutto iniziò il 28 Ottobre 2003, quando l’allora diciannovenne Mark Zuckerberg lasciò la compagnia Facesmash, considerata come predecessore di Facebook, per mettersi in proprio. Lavorando e migliorando un progetto iniziato da fratelli Winklevoss “Harvadconnection” fondò uno dei Social Network più diffusi al mondo. Nel gennaio dell’anno seguente iniziò a lavorare alla nuova pagina web, insieme a Andrew McCollum, con il compito di assistente alla programmazione, e Eduardo Saverin, a cura degli aspetti aziendali.

Facebook trovò approvazione presso gran parte dell’Università di Harvard, dove Zuckerberg e i suoi collaboratori studiavano, tanto che a fine mese più di metà scuola possedeva già un profilo.

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In seguito, grazie ai grafici Dustin Moskovitz e Chris Hughes che attuarono una campagna di promozione del sito, Facebook venne esteso anche alle Università di Yale, Stranford e Columbia University (USA), e in seguito alla maggior parte delle Università statunitensi e canadesi.

Verso la metà del 2004 venne fondata la Facebook Inc., con presidente Sean Parker, prima assistente informale di Zuckerberg. A fine anno scolastico Zuckerberg, Moskovitz, Parker e Adam D’Angelo, si trasferirono a Palo Alto, in California (USA), dove affittarono una casa.

Verso fine mese ricevettero il loro primo finanziamento da Peter Thiel, co-fondatore della PayPal, società che offre servizi di pagamento on-line.

Nel 2005 alcune persone con un indirizzo di posta elettronica con dominio universitario acquistarono i diritti di Facebook per diventarne utenti: fu un grande passo in avanti per il social! L’anno seguente la pagina web venne aperta ai licei e a grandi compagnie informatiche come Microsoft e Apple.

Per precauzione alla fine dello stesso anno solamente chi aveva più di 13 anni poteva creare un profilo sul social.

Il sito cominciò ad essere utilizzato a livello mondiale, tanto che nel 2007 entra nei 10 siti più visualizzati al settimo posto. L’anno seguente in Italia si verificò il “boom” di Facebook: in un anno le visite sono aumenta del 961%, diventando così il primo Paese per l’incremento di utenti al mondo. E il numero continuò a salire, tanto che nel 2010, per una settimana, il sito ricevette più visualizzazioni che Google. Con l’aumento di numeri avvenne anche l’aumento di profili con età falsificate: furono così tanti che Facebook dovette cancellarne alcuni.

Nel 2014 Facebook ha acquistato Whatsapp, altro social network per la messaggistica; esistono tantissimi social network, che ci permettono di collegarci a ogni dove con persone che a volte non conosciamo nemmeno: ma questo è veramente utile se alla fine manca il contatto fisico con la persona?

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Simone

Un colore al giorno toglie il medico di torno: viola!

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Melanzana

È dotata di spiccate proprietà “col eretiche”, cioè favorisce l’aumento della produzione della bile, agevolando la digestione; inoltre porta un miglioramento della funzionalità epatica, che previene le malattie del fegato, e alla riduzione del colesterolo nel sangue.
Grazie al suo alto contenuto in fibre, ha una elevata capacità saziante ed è un ottimo alimento da consigliare a chi ha problemi di stipsi. È anche adatta per chi soffre di crampi muscolari, infatti possiede un elevato contenuto in potassio. Notevoli le proprietà diuretiche; inoltre riduce la pressione arteriosa poiché svolge un’azione molto simile a quello svolto dai farmaci anti-ipertensivi.

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More

Come tutti i frutti di bosco, contengono antocianine e flavonoidi, due sostanze antiossidanti. Le more sono, inoltre, diuretiche, dissetanti e depurative. Grazie alla loro azione aiutano a mantenere pulite le arterie e sono dunque valide alleate della prevenzione cardiovascolare poiché contribuiscono ad eliminare il colesterolo “cattivo” dal sangue. Sono ricche di fibra e quindi contribuiscono al buon funzionamento dell’intestino.
Sono ricche di vitamina C e contengono una buona quota di vitamina A.

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Barbabietola

Contiene sali minerali quali sodio, calcio, potassio, ferro e fosforo; contiene vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B (maggioranza B9). Sia il tubero che le foglie sono ricchi di antiossidanti e di flavonoidi, utili per proteggere l’organismo dall’azione dei radicali liberi.

Grazie ai sali minerali, è indicata come alimento utile per la reintegrazione degli stessi nell’organismo; contrasta l’anemia. Aiuta a impedire la nascita di tumori al colon, è utile per la prevenzione del cancro e dei disturbi cardiovascolari. Per via del suo contenuto vitaminico, la barbabietola rossa rafforza i capillari e contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna.

Consumare barbabietole rosse significa poter contrastare le malattie del fegato ed attenuare le infiammazioni che colpiscono il nostro organismo, con particolare riferimento all’apparato digerente.

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Riccardo

Benfica vs Siviglia

Lo Sport Lisboa e Benfica, più familiarmente Benfica, è una società polisportiva portoghese con sede a Lisbona nella freguesia di São Domingos de Benfica (Euronext: SLBEN). Attiva in numerose discipline, è nota a livello internazionale principalmente per la sua sezione calcistica, che milita nella massima divisione portoghese, dalla quale non è mai retrocessa. Gioca le partite casalinghe nel nuovo Stadio dello Sport di Lisbona e Benfica (chiamato in modo non ufficiale Estádio da Luz, letteralmente “Stadio della luce”, noto anche come a Catedral, “la Cattedrale”) Il Benfica è la squadra portoghese più titolata, avendo vinto trentatré titoli nazionali, ventiquattro Coppe e tre Supercoppe del Portogallo, oltre a quattro coppe di Lega. A livello internazionale ha giocato sette finali di Coppe dei Campioni vincendone due, in più ha conquistato una Coppa Latina. Ha partecipato inoltre a due edizioni di Coppa Intercontinentale ed a due finali di Coppa UEFA-Europa League, uscendone però sconfitto. Molti calciatori importanti hanno vestito la maglia del Benfica, ma probabilmente il più famoso è Eusébio, vincitore di molti premi tra cui il Pallone d’oro 1965 e due Scarpe d’oro, nonché capocannoniere in molte competizioni; il club ha invece conquistato gran parte della sua fama internazionale negli anni sessanta, vincendo le due Coppe dei Campioni e partecipando ad altre tre finali della manifestazioni; tuttavia negli anni settanta, precisamente tra il 1971 e il 1973, il Benfica ha stabilito il record europeo di vittorie consecutive in campionato, con ventinove affermazioni di seguito. A livello sportivo il club vive intensi rapporti di rivalità sia con lo Sporting Lisbona, squadra concittadina, che con il Porto, squadra con cui gioca il cosiddetto O Clássico; le tre squadre sono le tre grandi (Os Três Grandes) del calcio portoghese.

Il Sevilla Fútbol Club, meglio noto come Sevilla FC e in Italia come Siviglia, è una società calcistica di Siviglia, in Spagna. Attualmente partecipa alla Primera División spagnola nella quale ha giocato per 65 stagioni. Ha giocato anche in Segunda División, dove ha disputato 13 campionati. Ha partecipato alla Coppa del Re 86 volte. Ha vinto 2 Coppe UEFA consecutive dal 2005-2006 al 2006-2007, inoltre ha vinto 1 Supercoppa Europea nel 2006. Fondata nel 1905, veste il rosso e il bianco. Gioca le partite casalinghe nello stadio Ramón Sánchez Pizjuán, che può contenere 45.500 spettatori. I tifosi sono chiamati palanganas dai rivali del Betis Siviglia. Oltre alla sezione calcistica maschile il Siviglia possiede anche una sezione femminile.

E secondo voi chi vincerà la coppa? Scrivetecelo nei commenti!

Angelica

Un colore al giorno toglie il medico di torno: bianco!

Bianco

Cipolla

La cipolla contiene numerosi sali minerali tra cui: calcio, ferro, fluoro, magnesio, fosforo, potassio e zinco; numerosi tipi di vitamine (B1, B2, B3 (PP), B5, B6, B9, D, E, provitamina A); è un ottimo stimolante dell’apparato digerente (compresi fegato e pancreas), un buon regolatore intestinale e un potente diuretico.
La cipolla ha una forte azione antiossidante e ha una grande varietà di agenti protettivi contro il cancro e uno studio ha dimostrato che mangiando una cipolla al giorno veniva drasticamente ridotto il rischio di contrarre un tumore allo stomaco; è un potente antibatterico naturale in grado di proteggerci e di stimolare le difese immunitarie.
Le sostanze sulfuree, che essa contiene, riescono ad inibire la reazione allergica infiammatoria comune per esempio nell’asma.
La presenza di “saponine” fornisce alle cipolle la capacità di ridurre il colesterolo nel sangue.

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Finocchio

Il finocchio è molto ricco di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi e stanchezza. Contiene la vitamina A, essenziale per proteggere la pelle e per regolare il funzionamento della vista; la vitamina B, utile per il sistema nervoso e l’apparato cardiocircolatorio; e la vitamina C, sostanza che rafforza il sistema immunitario. Inoltre aiuta il fegato, ha effetti diuretici, quindi aiuta a espellere sostanze nocive per il nostro corpo, e stimola l’appetito. Il finocchio costituisce un ottimo rimedio per i problemi di digestione, in quanto contribuisce all’eliminazione dell’aria che si accumula nello stomaco e nell’intestino. Proprio in considerazione di queste sue virtù benefiche nei confronti dell’apparato digerente, tisane, decotti e infusi preparati con i semi di questo ortaggio possono essere molto utili per coloro che abbiano problemi di gonfiore addominale e di aerofagia.

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Cavolfiore

Il cavolfiore è un antinfiammatorio naturale in grado di prevenire e di alleviare le patologie infiammatorie; è ricco di ferro e ne contiene di più di una bistecca. Inoltre, contiene più calcio per caloria del latte; fornisce molte fibre. È ricco di acidi grassi (omega 3 e omega 6) che giocano un ruolo importante nel mantenimento della salute; rinforza il sistema immunitario, è un antiossidante naturale contro i radicali liberi, grazie alle vitamine A e C.
E’ stato provato scientificamente che il consumo di cavoli si rivela efficace per ridurre il rischio di contrarre alcuni tipi di cancro e aiuta il fegato a depurarsi. Inoltre abbassa la pressione e protegge cuore e arterie.
La cottura al vapore permette che il cavolo mantenga le sostanze nutritive necessarie ad abbassare il colesterolo. Il vapore permette infatti di non alterare troppo la qualità delle fibre vegetali presenti nei cavoli. Affinché il cavolo mantenga le proprie caratteristiche benefiche, la cottura non dovrà superare i 5 minuti. Potrete condire i cavoli con olio, pinoli e aceto balsamico per renderli ancora più saporiti e gustare una nutriente insalata autunnale.
Per riuscire ad ottenere tutti i benefici per la salute garantiti dai cavoli e dagli ortaggi della famiglia delle crucifere, arricchite la vostra dieta consumandoli almeno due o tre volte alla settimana, in porzioni abbondanti.

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Riccardo

La finale di UEFA Champions League

Si sono concluse le semifinali che hanno visto trionfare rispettivamente Real Madrid ed Atlètico di Madrid. È la quarta volta nella storia della competizione che, in finale, si scontrano due squadre dello stesso Paese. La prima volta è stata nell’edizione del 1999-2000 quando il Real Madrid vinse per 3-0 contro il Valencia, aggiudicandosi il suo 7° trofeo. Successivamente, nel 2002-2003, si sfidarono due squadre italiane: Milan e Juventus. Il Milan riuscì a vincere ai rigori dopo una tesissima partita. Nell’ultima stagione abbiamo visto sfidarsi Bayern di Monaco e Borussia Dortmund, con la vittoria del Bayern. Quest’anno, oltre ad essere due squadre dello stesso Stato, Real Madrid ed Atlètico di Madrid, sono anche della stessa città! Sarà una delle più belle finali di sempre dove vedremo sfidarsi il giocatore attualmente più forte al mondo, Cristiano Ronaldo, e la rivelazione di quest’anno, ovvero, Diego Costa. Il Real è molto motivato e spera di vincere la sua 10a Champions League, mentre l’Atlètico spera di vincerla per la prima volta e dimostrare, una volte per tutte, che quest’anno è la squadra più forte di Madrid. Non ci resta che aspettare il 24 maggio, prendere un biglietto per Lisbona ed andare tutti all’Èstadio da Luz a vedere una fantastica partita dello sport più bello al mondo.

Tomas

Un colore al giorno toglie il medico di torno: marrone!

Marrone

Cacao

Il cacao amaro in polvere contiene dei grassi di origine vegetale che sono privi di colesterolo e che, durante la digestione, si trasformano in acido oleico che è utile per pulire le arterie; inoltre è ricchissimo di sali minerali, tra cui i preziosissimi fosforo, magnesio, calcio e ferro. Contiene inoltre alcune vitamine del gruppo B e alcuni alcaloidi che giovano al sistema nervoso.

Possiede proprietà antiossidanti e combatte i tanto odiati radicali liberi, è tonificante e protegge dall’invecchiamento cutaneo; è una sostanza rilassante ed è utile per i momenti in cui ci si sente giù di morale Inoltre è utile per chi studia, grazie al fosforo e alla caffeina per le loro note capacità di combattere l’affaticamento mentale.

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Caffè

Il caffè fa bene al cervello: è uno stimolante psicoattivo che, grazie alla caffeina, riesce a bloccare gli effetti di un neurotrasmettitore inibitorio chiamato adenosina, mentre favorisce il rilascio di altri neurotrasmettitori come la dopamina e noradrenalina, con effetti benefici sull’umore, sul tempo di reazione, sulla memoria, ed in generale su tutte le funzioni cognitive. E ciò non solo nel breve, ma anche nel lungo periodo: il quotidiano consumo di caffè è infatti associato ad un rischio fino al 60% più basso di demenza e malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il Parkinson. Il caffè previene il diabete, in particolare quello di tipo II il caffè è stato più volte associato ad un minor rischio di contrarre il diabete, ovviamente se bevuto senza zucchero. Il caffè è un potente antiossidante: tra le proprietà nutritive del caffè vi sono discrete quantità di vitamine e minerali come la vitamina B5, la vitamina B1, B2 e B3, oltre a una piccola percentuale di potassio e rame.

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Castagne

La castagna è un frutto tipico dell’autunno, dal sapore molto gradevole, ha un alto contenuto calorico ed è quindi poco indicato per chi segue una dieta. La castagna è molto ricca di sostanze amidacee, ed è quindi nutriente ed energetica, ma non solo: possiede anche una grande percentuale di sali minerali quali: potassio, che funge da antisettico e rinforza muscoli e ghiandole, fosforo, (calcificante), essenziale per la formazione della cellula nervosa; zolfo, antisettico, disinfettante, particolarmente importante per la robustezza delle ossa; sodio, utile alla digestione ed essenziale per l’assimilazione dei cibi; magnesio, vero e proprio equilibratore dell’umore rigeneratore del sistema nervoso; calcio, essenziale per la formazione delle ossa, del sangue e dei nervi; cloro, importante per la salute dei denti e dei tendini e infine il ferro per una buona circolazione del sangue.
La castagna, grazie alla vitamina B e al fosforo, contribuisce all’equilibrio nervoso e col potassio a quello della nutrizione.

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Riccardo

La festa dei lavoratori

La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale.

La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quella dell’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore.

Concertone del Primo Maggio 2014 a Piazza San Giovanni in Laterano. Torna anche quest’ anno il tradizionale appuntamento con la festa dei lavoratori che a Roma si conferma anche grande festa della musica. Dal vivo e completamente gratuita.

Come nella scorsa edizione, ampio spazio offerto alla musica e alla creatività emergente. Attraverso il contest denominato 1M Festival, l’appuntamento del concertone gratuito è esteso a tutto l’ anno fino a sconfinare in altre città del Bel Paese. Durante gli ultimi mesi infatti, sono state più di 400 le formazioni musicali che hanno presentato il proprio progetto originale, al fine di concorrere alla gara e vincere l’opportunità di prendere parte alla prestigiosa kermesse.

Un concerto evento che assume sempre più le sembianze di un festival.

Iris

Ayrton Senna: una vita da campione

Avrebbe infranto molti più record di quanti non abbia fatto nella sua carriera, Ayrton Senna. Tra il brasiliano e la conquista di tutte le classifiche si intromesso però il destino. Va detto che l’albo d’oro di successi ottenuti da Ayrton è stato migliorato solo da Michael Schumacher, che dalla sua ha avuto il tempo, quel che è mancato a Senna.

Dieci anni di Formula 1 sono bastati per stampare il proprio nome tra i campioni del mondo, tre titoli: 1988, 1990 e 1991. C’è il controverso 1989 in mezzo, scippatogli dalla Federazione dopo i fatti di Suzuka. Si rifarà dei torti subìti nel 1990, concludendo gara e campionato alla prima curva sulla stessa pista, con Prost davanti e sul lato pulito nonostante la pole l’avesse ottenuta Senna.

E’ l’istinto del campione, del vincente a tutti i costi. In questo, Senna e Schumacher sono maledettamente uguali. Sarebbero passati su chiunque per raggiungere il loro obiettivo. Solo i grandissimi, chi ha fame continua di vittorie, riesce a calarsi nella prospettiva e accettare certe manovre.

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Quarantuno vittorie, 65 pole position, concentrate in 162 gran premi. Solo nel 2000, a Monza, Schumacher riuscirà a eguagliare il numero di successi del brasiliano.

L’esordio nei kart

L’esordio nel motorismo di Senna avviene nel lontano 1973, anno del debutto (con vittoria) nel campionato Junior brasiliano di kart. Nel 1977 e 1978 vince il campionato Sudamericano di categoria e tra il 1978 e il 1981 incamera quattro titoli brasiliani. Gli mancherà il titolo mondiale, inseguito e sfiorato nel 1979 e 1980, quando correva con la Dap di Milano.

Dalla Formula Ford alla Formula 3

Il passaggio dai kart alle monoposto richiede il trasferimento in Gran Bretagna, che per un brasiliano non è esattamente casa propria. Momenti difficili, nei quali Senna resiste e porta a casa il campionato britannico di Formula Ford 1600, oltre al Townsend-Thoresen: è il 1981. L’anno seguente vince sia il campionato britannico che l’europeo di Formula Ford 2000, ha 22 anni. A fine stagione esordisce nella Formula 3 inglese, all’ultima gara di uno dei campionati più prestigiosi allora: stampa pole, vittoria e giro veloce.

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Il 1983 è l’anno della Formula 3 a pieno regime: vince 12 gare su 20 e domina la gara conclusiva di Macao, a modo suo, con pole position, vittoria nelle due manche e giro veloce. Viene notato da Frank Williams, che lo farà provare in una sessione di test invernali. Serviranno 10 anni perché le strade dei due si ricongiungano.

La Toleman per arrivare in F1

L’ingaggio per debuttare in Formula 1, infatti, arriva dalla Toleman (scuderia che si trasformerà poi nella Benetton di Briatore; ndr). Non è certo la miglior macchina del lotto, ma consentirà ad Ayrton di approdare nel mondiale. Il biglietto da visita è quello del Gran Premio di Monaco 1984. E’ gara diventata un pezzo di storia dell’automobilismo, al pari del duello Villeneuve-Arnoux. Sotto la pioggia battente Senna rimonta posizioni su posizioni, fino a riprendere Prost. Una provvidenziale bandiera rossa fermerà la gara e “salverà” Prost: è il primo podio di Senna in Formula 1. Quell’anno ne otterrà altri due, in Gran Bretagna e in Portogallo.

Proprio l’Estoril, un anno più tardi – siamo nell’85 – sarà teatro della prima vittoria. Ayrton corre per la Lotus e le condizioni meteo sono quelle che esaltano il talento paulista: pioggia torrenziale. A fine stagione saranno 7 le pole position in cascina e nella sua permanenza nel team inglese (fino al 1987) otterrà 16 partenze al palo e 6 i gran premi vinti.

Per agguantare il titolo, però, serve una scuderia di vertice. Il 1988 vede il passaggio in McLaren, accanto ad Alain Prost. Con 8 vittorie e 13 pole position, Senna corona il sogno iridato a Suzuka. Non è una cavalcata trionfale, ma successo sudato. La monoposto parte a stento dalla griglia e Senna si ritrova a metà gruppo. Rimonta delle sue e sorpasso su Prost sul rettilineo principale, a un niente dal muretto dei box.

Tra il 1989 e il 1993 Senna otterrà 27 successi, che lo porteranno ad altri due titoli. Epica resta la vittoria a Interlagos nel 1991, con il cambio bloccato in sesta negli ultimi giri, oppure il trionfo di Donington, o ancora i successi in sequenza a Imola. Per un gioco beffardo del destino, proprio sull’autodromo Enzo e Dino Ferrari – dove morirà il primo maggio ’94 – Senna ha ottenuto il record di pole position nello stesso gran premio: 8 volte davanti a tutti, ancora oggi è primato imbattuto e condiviso con Schumacher (il tedesco registra 8 pole a Suzuka; ndr).

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Nessuno come Ayrton quando si correva in casa: record di pole, sei, in Brasile; record anche per le pole position consecutive: 8. Record di partenze in prima fila di seguito, ben 24 gran premi in prima o seconda posizione (i campionati erano su 16 gare; ndr). Infine, detiene ancora il record di gare vinte dominando dal primo all’ultimo giro: 19 volte.

Solo il tempo lo ha allontanato da altri primati, che avrebbe potuto raggiungere prima dell’altro straordinario campione, così diverso ma così simile ad Ayrton: Michael Schumacher.

La grandezza di Magic la leggi anche riascoltando le dichiarazioni, le risposte a chi gli faceva notare come i record macinati di continuo lo stessero portando a diventare il più grande di tutti i tempi. E lui a spiegare che Fangio, per l’epoca in cui corse e per le condizioni in cui vinse, era stato e sarebbe rimasto il più grande in assoluto.

 

Matteo

Un colore al giorno toglie il medico di torno: arancione!

Arancione

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Rappresentano una importante fonte di vitamine: la vitamina C, che contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, la vitamina A, una larga parte di quelle del gruppo B e PP. Grazie a un elevato contenuto di bioflavonoidi, favoriscono la ricostituzione del collagene del tessuto connettivo, per questo motivo possono favorire il rafforzamento delle ossa e dei denti, ma anche delle cartilagini, tendini e legamenti. La qualità “rossa” delle arance è molto ricca di antocianine in grado di contrastare con successo, gli stati infiammatori. La vitamina C ha anche proprietà antianemiche poiché favorisce l’assorbimento del ferro; anche la scorza bianca interna, contiene una discreta quantità di fibra alimentare solubile, che funge da vero e proprio equilibratore nella regolazione dell’assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine. La vitamina B invece combatte l’inappetenza e favorisce la digestione, mentre i caroteni, precursori della vitamina A, sono utili per la salute degli occhi, della pelle e nella prevenzione delle infezioni.

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Melone

È ricco di vitamine A e C ed è un ottimo ricostituente per chi è carente di questi elementi. La vitamina A, nella forma di betacarotene, previene la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e delle smagliature. Anche la vitamina B è presente in questo frutto e oltre a tonificare, ricarica dal punto di vista “umorale” e si è anche rivelata ottima nel contrastare la fame nervosa.  Inoltre questa vitamina migliora la capacità visiva e rinforza le ossa e i denti.

Il melone ha anche proprietà rinfrescanti, diuretiche, depurative e lassative ed è indicato in caso di stipsi e/o emorroidi e di dolori reumatici. La presenza di calcio, fosforo, magnesio e potassio rende il melone un ottimo integratore naturale contro il caldo: ne basta una fetta per migliorare e riattivare l’intestino pigro (quando “soffre” eccessivamente le alte temperature) ed ottenere un effetto anti-gonfiore. Le sue proprietà disinfiammanti, diuretiche e fluidificanti per il sangue sono molto efficaci per la rigenerazione delle cellule. Il suo apporto bilanciato di acqua e fibra rinfresca l’apparato digestivo e migliora la circolazione, eliminando il colesterolo e i trigliceridi in eccesso. Infine la sua polpa viene utilizzata, sotto forma di impasto, per curare ferite e ustioni

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Carota

Si configura come vera e propria miniera di minerali: ferro, calcio, magnesio, rame, zinco. Ma non solo: la carota apporta pro-vitamina A (carotenoidi), vitamina B e C; tra tutti i vegetali rappresenta la fonte più ricca di beta-carotene, trasformato in vitamina A dall’organismo in caso di bisogno.

Il carotene è il pigmento responsabile della tipica colorazione arancione della carota: proprio per questo motivo, i caroteni vengono estratti dalla radice ed impiegati come colorante naturale nell’industria agro-alimentare (E160).

La radice di carota è ricca di riserve zuccherine, mentre nella parte erbacea si trovano moltissimi flavonoidi, furanocumarine ed olio con molecole a basso peso molecolare usato nella cosmesi.

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