La Pasqua è la maggior festività del cristianesimo perché si celebra la risurrezione di Cristo che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La data della Pasqua varia di anno in anno a seconda dei cicli lunari, che influisce anche sulla cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste. La cosa più curiosa è che la Pasqua cristiana presenta importanti legami, ma anche significative differenze, con la Pasqua ebraica.
Con il cristianesimo la Pasqua acquisita un nuovo significato: indica il passaggio da morte a vita per Gesù Cristo e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce e chiamati a risorgere con Gesù. La Pasqua cristiana è quindi la chiave interpretativa della nuova alleanza, concentrando in sé il significato del mistero messianico di Gesù e collegandolo alla Pesach dell’Esodo. La Pesach indica quindi la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli egiziani e l’inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa. Gli ebrei che vivono entro i confini dell’antica Palestina celebrano la Pasqua in sette giorni.Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione dalla schiavitù d’Egitto.
Quest’ultimo significato si ricava leggendo uno dei più importanti pensatori ebraici: scrive che la Pasqua è il ricordo e il ringraziamento a Dio per il passaggio del Mar Rosso, ma che ha anche il significato allegorico di purificazione dell’anima. Infine, dal punto di vista teologico, la Pasqua cristiana, invece, racchiude quindi in sé tutto il mistero cristiano con la passione.
La Pasqua ha molti simboli come le uova, i pulcini… per noi italiani stare in famiglia e scartare e spaccare le uova è un significato importante mentre abbiamo acquisito anche un po’ di tradizione inglese: nascondere le uova e farle cercare ai bambini, ma non tutti la usano.
Iris e Lavinia.