Calendario ok, energia fisica e mentale: i bianconeri possono riprendere a volare. Ma intanto c’è da battere subito il Lione.
Sarebbe ridicolo parlare di crisi della Juve e, guardando ai risultati (una sconfitta dopo 20 vittorie e 2 pareggi),
sarebbe ridicolo anche parlare di calo. Ma gli allenatori pretendono giustamente che le analisi prescindano dai risultati e allora non si può ignorare che la sconfitta dei bianconeri era nell’aria da tempo e che solo per le prodezze dei singoli e qualche episodio fortunato era proseguita nell’ultimo mese l’incredibile striscia di vittorie.
La situazione in classifica resterebbe confortante anche in caso di successo della Roma sul Parma nel recupero: gli 8 punti di vantaggio (se fossero 10 o 11 il campionato finirebbe stasera) uniti a un calendario abbordabile mettono la Juve al riparo da sorprese. A patto che sia vera Juve o almeno una copia simile all’originale. Altrimenti la trasferta di Udine diventerebbe una trappola e anche la disperazione delle squadre che lottano per la salvezza (Livorno, Bologna e Sassuolo) rischierebbe di creare problemi. In più c’è l’Europa League, che non si può e non si deve snobbare anche se gli infortuni hanno complicato il lavoro di Conte. Che oggi vola a Lione.
Andrea